Categoria: Irpinia
-
15. Resa dei conti
Stava suonando la sveglia quando l’avvocato Alfonso De Benedictis aveva aperto gli occhi, sua moglie continuava a dormire rumorosamente. Si era alzato dopo qualche minuto seduto sul materasso evitando sbalzi di pressione. Andato in cucina, si era preparato la moka tradizionale ignorando la macchinetta con le cialde. I brutti pensieri erano evaporati dalla sua testa,…
-
14. Tuoni e fulmini
Un tuono potente aveva squassato il silenzio e il sonno dell’avvocato De Benedictis. Il temporale era tornato sulla città di Nguaiata, anzi non se n’era mai allontanato troppo con la sua batteria di fulmini e lampi, una cappa nera e minacciosa che dall’alto oscurava il territorio sottostante già flagellato da uomini irresponsabili e dal destino…
-
13. Sogni e incubi
Finalmente l’avvocato Alfonso De Benedictis si era deciso ad andare a letto. La stanchezza cominciava a farsi sentire sulla sua dura scorza provata dalla giornata impegnativa. La sua vita non aveva mai conosciuto pause, era un impegno continuo di decisioni e azioni, di deleghe e assunzioni personali, di concretezza e diplomazia. La giornata non bastava…
-
12. Figli e figliastri
Il figlio dell’avvocato De Benedictis lavorava in una società internazionale di consulenza e servizi finanziari, nella filiale di Parigi, come business development manager. Giovane e brillante, si era laureato con lode nel capoluogo di regione in Economia e commercio, aveva conseguito un master in business management a Londra e in seguito un dottorato in governance…
-
11. Mogli
Dopo che la moglie era andata a letto, l’avvocato De Benedictis era ritornato in salotto. Si era cambiato e messo in pigiama di pura seta con vestaglia misto lana e cachemire, ai piedi pantofole scamosciate in vera pelle. Non era uscito da casa tutto il giorno. Neanche tirato fuori dal garage le due auto di…
-
10. Previdenza sociale
L’avvocato Alfonso De Benedictis sapeva, una volta eletto sindaco, di dover obbedire a direttive e comandi provenienti da sfere occulte – sempre le stesse mani sulla città, come un vecchio film già visto. Pertanto la sua autonomia di pensiero e movimento era limitata e circoscritta nell’ambito di passi già tracciati, di delibere approvate e di…
-
9. Benedetta domenica
Le ombre calate su Nguaiata non erano dissimili da quelle politiche che avvolgevano nelle stesse ore la nazione intera. Una nuova crisi di governo si era abbattuta sull’esecutivo, scatenata da un componente dello stesso in cerca di maggior potere. L’avvocato Alfonso De Benedictis guardava alla tv la faccia scomposta in tante smorfie di dissenso simulato…
-
8. Servizi psichiatrici di diagnosi e cura
Aveva smesso di piovere ma l’avvocato Alfonso De Benedictis continuava a rimanere assorto sulla sua poltrona. Si era versato due dita di brandy in un bicchiere ballon che reggeva racchiuso in una mano, nell’altra il sigaro spento dopo un paio di boccate. Inutile tirare a indovinare i suoi pensieri. L’attività politica non lo aveva mai…
-
7. Angiolina Angiolì
Ormai l’avvocato De Benedictis girava per casa con la fascia tricolore di sindaco in pectore. Era fatta: chi avrebbe mai potuto sconfiggerlo o scalzarlo? Qualsiasi competitore avessero messo in campo le altre forze politiche o le finte liste civiche, nessuno avrebbe potuto reggere il confronto, si profilava una larga vittoria con percentuale altissima. Dopo aver…
-
6. Salotto buono
L’avvocato Alfonso De Benedictis si era diplomato col massimo dei voti al liceo classico della sua città, aveva conseguito con lode la laurea in giurisprudenza nell’ateneo del vicino capoluogo, viaggiando in autobus per seguire i corsi poiché non voleva pesare sul bilancio della sua famiglia fittando una stanza come tanti suoi amici universitari, benché i…
